sabato 9 giugno 2007

Vivere a testa in giù - uno

Io sono morto. Non è un eufemismo, non è un fottutissimo modo di dire. Sono morto sul serio. Di solito quando racconti una storia cominci dall'inizio. Io no. Non in questo caso, almeno. Non potrei, rischierei di essere poco chiaro e - credetemi - la storia che sto per raccontarvi risulterebbe essere del tutto incomprensibile se io non ve la raccontassi per bene. Io sono morto. Non chiedetemi come. Non chiedetemi perchè e quando sia successo. Non chiedetemi nemmeno come faccia a raccontarvi questa storia da morto. Credo che per voi sia invece più interessante sapere che il posto in cui mi trovo da morto non è poi quel mortorio - perdonate la mia insana passione per Totò - che si dice che sia quando - da vivi - si parla della morte.
E' davvero bello qui.
Passano in continuazione Romeo and Juliet dei dIRE sTRAITS o MRS. Robinson di Paul Simon e Art Garfunkel. Starway to heaven degli Zeppelin la sera, prima di addormentarsi sotto - pardon, sopra - le stelle. It's a beautiful day dei Queen la mattina, per svegliarci. Un paradiso.

Gli Who no. Mi spiace per il Liga, diteglielo appena lo sentite.

Nessun commento: